Ascesso e Fistola Perianale

Trattamento chirurgico per Ascesso e Fistola Perianale

ascesso e fistola perianale

Cosa sono l’Ascesso e la Fistola Perianale

L’ascesso perianale costituisce una cavità ripiena di pus localizzata intorno al canale anale, mentre la fistola rappresenta un piccolo tunnel che mette in comunicazione la cavità ascessuale con la cute perianale e\o con l’ano. La causa che favorisce lo sviluppo dell’ascesso e/o fistola perianale non è ancora chiara. Il più delle volte ad ammalarsi sono le ghiandole vicine all’ano; meno frequentemente l’ascesso e la fistola sono espressione di altre patologie come ad esempio infiammazioni croniche dell’intestino, neoplasie, o alte patologie locali
Dall’ascesso alla formazione della fistola perianale il passo è breve, in quanto il pus contenuto nella cavità ascessuale si fa strada nei tessuti perianali per trovare una via d’uscita all’esterno, spesso attraverso la cute perianale. Il quadro clinico di ascesso e fistola perineale tipico è caratterizzato dalla comparsa nel giro di poche ore o giorni di un’area gonfia, arrossata, dura e molto dolente vicino all’ano, con o senza fuoriuscita di pus e sangue da un piccolo orifizio cutaneo o dall’ano, accompagnata a volte da febbre. In genere ascesso e fistola perianale non guariscono spontaneamente. Solamente una piccola percentuale di casi (10%) regredisce con terapia medica, per il resto (circa il 90%) il trattamento di scelta risulta essere l’intervento chirurgico.

Trattamento chirurgico per Ascesso e Fistola Perianale

Come si esegue

L’intervento chirurgico per la risoluzione di ascesso e fistola perianale varia a seconda dello stadio della malattia e può consistere in:
Incisione e drenaggio dell’ascesso, indicato in presenza di ascesso acuto, consistente nell’incisione della cute, drenaggio del pus e curettage (raschiamento) della cavità ascessuale (in tal caso può essere necessario un secondo o più interventii per eliminare completamente l’infezione);
Fistulotomia con o senza Plastica sfinteriale, consistente nella sezione della fistola con o senza plastica (ricostruzione) dello sfintere anale;
Fistulectomia con o senza drenaggio su setone elastico, consistente nell’escissione (asportazione) della fistola con o senza posizionamento di un “setone” (filo in silicone, polipropilene o seta chirurgica o di un elastico intorno allo sfintere anale, allo scopo di far fuoriuscire il pus);

Quando il “setone” ha svolto completamente la sua funzione, sono possibili diverse opzioni terapeutiche.
Fistulotomia con setone – Elastodieresi- Sezione lenta con setone: il filo è messo in trazione a determinare una sezione lenta e progressiva degli sfinteri. La lenta progressione permette anche la progressiva cicatrizzazione dello sfintere, in modo da limitare al minimo i danni dovuti alla sezione. Tale procedura può richiedere anche alcuni mesi;
Flap mucoso o a tutto spessore retto-anale, consistente nella chiusura dell’orifizio fistoloso interno con un lembo tissutale retto-anale a cui eventualmente associare la fistulectomia;
Posizionamento di materiale biologico nel tramite fistoloso, consistente nel curettage (pulizia, raschiamento) della fistola e nella iniezione di materiale biologico nel suo interno: questo materiale riempie la fistola e fa da supporto alle cellule dell’organismo nei meccanismi di guarigione dei tessuti con chiusura degli orifizi fistolosi interno ed esterno
Iniezione di cellule mesenchimali autologhe:
Consiste nel prendere del tessuto adiposo del paziente stesso, prelevandolo dalla parete addominale o dalla zona in prossimità della parte superiore del femore, trasformarlo in materiale iniettabile per inserirlo poi a livello del lembo e promuovere la cicatrizzazione della ferita. La liposuzione si esegue durante lo stesso intervento e consiste nell’aspirare il grasso sottocutaneo con delle sottili cannule. Questo può comportare degli ematomi nella sede di aspirazione o delle ecchimosi.

Trattamento endolaser del tramite fistoloso, consiste nel trattamento della fistola con una fibra laser che favorisce la sua lenta guarigione, a questo si può o meno associare un FLAP (lembo cutaneo);
L.I.F.T./SLOFT consiste nella legatura o intersfinterica o sottomucosa del tragitto fistoloso a cui eventualmente associare la fistulectomia;
VAAFT, consiste nell’impiego di uno strumento a fibre ottiche, il Fistuloscopio, che viene introdotto all’interno della fistola e ne segue il decorso fino a raggiungere l’orificio interno. Questo viene chiuso con un flap (lembo di parete retto-anale) mentre il tramite pulito (courettage) e elettrocoagulato per favorirne la cicatrizzazione. Può essere impiegata isolatamente o essere associata a tutte le tecniche precedentemente descritte

Nel caso in cui si constatassero delle difficoltà ad eseguire l’intervento chirurgico proposto verranno poste in atto tutte le pratiche ritenute idonee per portare a termine l’intervento nella migliore sicurezza anche modificando, ove necessario, il programma terapeutico prospettato.
Ascesso e Fistola perianale, in casi molto complessi e con gravi infezioni possono prevedere il confezionato di una stomia (deviazione intestinale con apertura sulla parete addominale) provvisoria.

Lo stesso vale per le Fistole retto-vaginali. Queste ultime possono essere operate, con lo scopo di chiudere il tramite che mette in comunicazione il retto con la vagina, sia con un intervento per via vaginale, anale o perineale. La diversa via di accesso sarà scelta dal chirurgo in base alle diverse situazioni cliniche che si possono presentare

Rischi e possibili complicanze

Come per tutta la chirurgia, anche gli interventi per Ascesso e Fistola Perianale non sono esenti da rischi: non è possibile quindi garantire l’assenza di complicanze, soprattutto in caso di presenza di malattie sistemiche (soprattutto metaboliche) o specifiche di organo che possono compromettere le capacità di riparazione e cicatrizzazione dei tessuti).

In linea generale nei casi di Ascesso e Fistola Perianale si possono verificare:

Complicanze post-operatorie a breve termine

Sanguinamento postoperatorio precoce (entro le 12/24 ore dall’intervento) che in alcuni casi potrebbe richiedere una revisione chirurgica;
Ritenzione urinaria;
Dolore post operatorio, controllabile con adeguata terapia antalgica; – Suppurazione delle ferite chirurgiche.

Complicanze intermedie

Sanguinamento post-operatorio tardivo(anche dopo 15 giorni);
Ematomi nella sede dell’intervento;
Trombosi emorroidaria;
Formazione di fecalomi (ammasso di feci dure )
Suppurazione (processo infiammatorio con pus) della ferita chirurgica con possibilità di comparsa di ascessi, infezione, fistole;
Difficoltà a trattenere gas o feci liquide ( che scompare in genere dopo 3, 4 settimane).

In alcuni casi potrebbe essere necessaria una revisione chirurgica maggiore ed il confezionamento di una stomia ( deviazione intestinale con apertura sulla parete addominale) temporanea finalizzata ad escludere il passaggio delle feci dalla zona operata: tale evenienza, seppur rara, risulta essere riportata nella letteratura internazionale quale possibile opzione terapeutica.

Complicanze tardive

Disturbi della continenza, soprattutto in soggetti anziani o con presenza di preesistente alterazione della stessa anche in caso di interventi “sphincter saving” (anche se in percentuale molto minore);
Dolore anale o pelvico (basso ventre) cronico;
Ritardo o mancata guarigione della/e ferita/e;
Recidiva (ricomparsa) dell’ascesso e/o della fistola.

Complicanze rare

Perforazione del retto
Fistola (comunicazione patologica) retto-vaginale
Sepsi (infezione)pelvica

intervento chirurgico firenze

Risultati attesi

L’obiettivo della Chirurgia di Ascesso e Fistola perianale risultano innanzitutto l’evacuazione ed il drenaggio della raccolta ascessuale purulenta nonché la definizione spaziale del decorso del tramite o dei tramiti fistolosi. I risultati dei trattamenti della fistola hanno come obiettivo la guarigione della stessa. Questo obiettivo con i trattamenti conservativi degli sfinteri non supera mai il 70 % per cui la possibilità di recidiva o di persistenza di malattia con questi trattamenti è alta.

Indicazioni post procedura chirurgica

Si raccomanda di astenersi da l’attività sportiva, dal sollevamento di pesi importanti e dall’attività sessuale fino a completa guarigione delle ferite.

Alternative possibili:

La letteratura propone altre tecniche chirurgiche finalizzate al trattamento di ascesso e fistola perianale.
Ogni possibile alternativa alle sopra elencate procedure rientra nel bagaglio culturale del Chirurgo Proctologo ma, non Le sono state proposte data la scarsa efficacia per il Suo caso specifico. Eventuali alternative terapeutiche per Ascesso e Fistola Perianale che dovessero essere considerate “migliori” in particolari e rari casi selezionati, vengono discusse singolarmente con ciascuno dei pazienti.